mercoledì 12 Marzo 2025
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Chi organizzerà il prossimo Festival di Sanremo? I giochi sono aperti

Nuovo bando per l'organizzazione; sicuramente la Rai si candiderà, ma, forse, non sarà l'unica

Torino potrebbe ospitare le prossime edizioni del Festival di Sanremo. Il Sindaco Stefano Lo Russo ha dichiarato ai media, che il Teatro Regio potrebbe essere perfetto, ma che si vedrà. Il Comune di Sanremo ha infatti varato la gara per l’organizzazione del Festival della Canzone Italiana. Proprio perchè il Festival non è di proprietà della Rai, e si svolge in un teatro, l’Ariston, che è privato.

La gara apre una nuova era per la kermesse canora, aprendo le porte a un ventaglio più ampio di potenziali organizzatori del festival.

Il bando prevede che la manifestazione di interesse è rivolta a “operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e con dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza”. Un requisito che, pur non escludendo la Rai, apre la possibilità ad altre emittenti nazionali di candidarsi.

Sul piano economico, il Comune alza la posta e chiede in cambio un corrispettivo non inferiore a 6,5 milioni di euro l’anno, un incremento sensibile rispetto ai 5 milioni dell’ultimo accordo, più l’1% degli introiti pubblicitari legati al marchio del Festival. Inoltre, il partner dovrà trasmettere ‘Sanremoinfiore’ (la sfilata di carri allegorici realizzati con i fiori da comuni della provincia di Imperia che si tiene ogni anno a marzo) e un altro evento a scelta dell’amministrazione, oltre a produrre due spettacoli in diretta, di cui uno in estate.

Tra i requisiti richiesti, anche la garanzia di partecipazione per i due vincitori di Area Sanremo e dell’Orchestra Sinfonica e l’organizzazione di un evento per la posa, in via Matteotti, della targa del vincitore di ogni edizione del Festival della Canzone Italiana. Il Comune manterrà inoltre il controllo sulla scelta della sede dell’evento e si farà carico dei costi d’affitto (circa 2 milioni di euro l’anno per l’Ariston). Tutti gli altri costi, incluso un palco esterno con artisti del Festival o ospiti di pari livello, saranno a carico del partner. La procedura si articolerà in due fasi: una prima fase selettiva, basata sulla valutazione dei progetti presentati, e una seconda fase negoziale con il partner selezionato. Tra gli elementi di valutazione: la qualità artistica, la coerenza con la storia del Festival, la capacità di valorizzare la kermesse, il marchio, il territorio e il ritorno promozionale per Sanremo, la sua produzione floricola e il Casinò. I giochi sono aperti.

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